Caldo sospetto-(Department 6 02) by Brenda Novak

autore:Brenda Novak [Novak, Brenda]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Rosa Giallo
ISBN: 1124 3538
editore: Harmony
pubblicato: 2014-01-04T23:00:00+00:00

16

Leland Jennings, il direttore del motel, chiamò Sophia poco dopo l'inizio del suo turno. Quando arrivò al Mother Lode Motel, trovò l'uomo sulla soglia della camera e Rod seduto sul letto, intento a contemplare con aria torva la devastazione che lo circondava.

Qualcuno aveva tirato fuori tutti i vestiti dal borsone e li aveva fatti a brandelli, presumibilmente con lo stesso coltello che era conficcato nel cuscino. Anche il borsone era stato squarciato. Le pareti erano coperte da scritte oscene e ingiuriose, e la stanza puzzava di benzina, come se il vandalo avesse voluto dare fuoco alla camera, ma qualcosa l'avesse fatto desistere.

«Notte da leoni, eh?» commentò Sophia, sarcastica.

Rod sollevò lo sguardo verso di lei. «Qualcuno si è divertito, ma non io.»

«Lei attira i guai come una calamita, signor Guerrero» si lamentò Leland. «Giusto ieri sera ho dovuto sostituire la serratura e adesso è rotta di nuovo.»

«Tranquillo, verrà risarcito» lo rassicurò Sophia.

«E i danni non sono tutti qui, venga a vedere» riprese l'uomo, facendole segno di seguirlo in bagno.

Un pene gigante era stato disegnato sulle piastrelle con la vernice a spruzzo, e sotto c'era scritto: Vai a casa, sporco messicano.

Sophia prese il blocchetto e la penna dal taschino della camicia, mentre tornava in camera con il direttore. «Non c'è nessuno che abbia visto una persona sospetta nei paraggi?»

Rod scostò con la punta del piede il computer portatile che era stato buttato a terra e spaccato. «No, ho parlato con la troupe televisiva che occupa le stanze vicine alla mia, ma nessuno ha visto niente.»

«E non hanno nemmeno sentito dei rumori?» gli chiese Sophia, sorpresa.

«No, in una stanza avevano la televisione accesa e a volume così alto che all'inizio non mi hanno neanche sentito bussare. In un'altra camera c'era una donna che dormiva profondamente. Dovrò attendere domattina per interrogare gli altri.»

«A mia madre non piacerà affatto» borbottò Leland. «Le verrà un colpo quando vedrà questo disastro. E poi c'è un altro problema. Ho tutte le stanze occupate, signor Guerrero. Non saprei dove farla spostare. Dovrà trovare un'altra sistemazione finché non avrò fatto pulire la camera e riparato la serratura. Domattina andrò dal ferramenta a comprarne un'altra, ma ci vorrà un po' di tempo. Non so quando potrò farla rientrare» aggiunse di malavoglia.

Il suo tono lasciava intendere che non sarebbe stato dispiaciuto se Rod avesse deciso di non tornare più.

Lui lo fissò accigliato. «E dove potrei andare?» domandò, perplesso. La città era stata presa d'assalto dai giornalisti e dalle troupe televisive.

«Ci sarebbe il Sundowner dall'altra parte del paese...» cominciò Leland.

Rod lo guardò storto. «Che ha solo otto stanze, e scommetto che sono già tutte occupate.»

«Può provare a Douglas o a Sierra Vista» mormorò timidamente l'ometto.

«Non intendo lasciare Bordertown» dichiarò lui, categorico.

Sophia decise di intervenire prima che Rod si scagliasse contro Leland, colpevole di aver tentato di buttarlo fuori dal motel. «Hai controllato se manca qualcosa?» gli chiese.

«Sì, c'è tutto.»

«Quindi si è trattato solo di un avvertimento, non di un tentativo di furto.»

«Chiunque sia stato, è chiaro che mi detesta e ha intenzione di farmelo sapere.

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